martedì 22 agosto 2006

I "Benefattori"

Il giorno di ferragosto, come da tradizione, il ministro del'interno ha fatto il suo solito giro tra gli uomini delle fdo cui è toccato il turno sfigato di mezza estate. Quest'anno però il pirotecnico(per le cose che dice) Amato ha voluto fare una sorpresa a tutti: se n'è andato a zonzo per campi nomadi. Al termine della gita ferragostana, si è presentato a bordo di un torpedone al campo nomadi di via Gordiani, a Roma.
Roma - dall'Unità on line del 15/08/2006(L'Unità on line)
Amato ha salutato i bambini stringendo mani attraverso i cancelli del campo che ospita circa duecento persone e a lui sono state rivolte richieste: «Ministro dacci la cittadinanza». «Bisogna riconoscere la comunità Rom e c'è molto che si deve fare nel rispetto delle leggi. Molte di queste persone - ha detto Amato nella sua visita - sono pronte a inserirsi, ma incontrano molte difficoltà». «È nostro interesse che il loro inserimento possa avvenire - ha proseguito il titolare del Viminale - ci sono tantissimi bambini. A Roma abbiamo diverse migliaia di Rom e credo che ci siano 4.000 bambini. Vorrei che questi bambini venissero seguiti come i nostri». Il riconoscimento dei diritti della comunità Rom «è un tema europeo». «Noi ci troveremo ad attivare la disciplina europea, una disciplina standard, ovvero le linee essenziali per riconoscere tutte le minoranze».
Ma cosa significa quel «è un tema europeo»? Piccolo salto nel recente passato.
Budapest(Romania) - dal Corriere della Sera del 07/07/2003(http://web.radicalparty.org)
La scorsa settimana a Budapest, dove Soros è nato nel 1930 per poi emigrare in Gran Bretagna, quindi negli Usa e far fortuna (moltissima fortuna), l'ex ragazzo ebreo ungherese oggi tra i più ricchi cittadini d'America è stato protagonista di un evento senza precedenti. Per trasformare in realtà la sua idea di un «Decennio per l'inserimento dei Rom», ovvero dei quasi 10 milioni di zingari, gitani, tzigani che nel 2007 saranno cittadini dell'Unione europea allargata a 27 Paesi, Soros è riuscito a trascinare sul Danubio sei capi di Stato e di governo, rappresentanti di altri due Paesi dell'Est, il presidente della Banca Mondiale, James Wolfensohn, la commissaria europea Anna Diamantopoulou e decine di politici, alti rappresentanti di organismi ultinazionali (dal Consiglio d'Europa all'Undp, il programma Onu per lo sviluppo), capi di Ong di Rom e non Rom, giornalisti dell'Est (pochissimi dell'Ovest). E non solo ha riunito tutta questa gente in una conferenza di due giorni ma è riuscito a far promettere agli otto governi dell'Est, alla Banca Mondiale e di fatto all'Unione europea che lanceranno davvero e congiuntamente, dal 2005 al 2015, il «Decennio dell'integrazione dei Rom», con modalità e finanziamenti da definire. «Una grande vittoria per gli zingari», ha detto Soros.
Vabbè, tra il dire e il fare......Macchè!! Puntuali come un orologio a cucù svizzero!!

Agenzia IPS del 17/02/2005(ipsnotizie.it)
Finalmente un progetto internazionale per le comunità Rom
BRUXELLES, 17 febbraio 2005 (IPS) - All’inizio di febbraio, i capi di otto paesi dell’Europa centrale e orientale hanno lanciato un programma, da realizzare nell’arco di 10 anni, per affrontare i gravi problemi sociali cui devono far fronte le comunità Rom. Il programma, intitolato “Il decennio per l’inclusione dei Rom 2005-2015” e appena presentato nella capitale bulgara Sofia, ha l’obiettivo di aiutare milioni di Rom a sfuggire alla discriminazione, alla segregazione e alla povertà che li hanno messi ai margini della società dominante.I capi di governo di Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Macedonia, Romania, Serbia e Montenegro e Slovacchia hanno firmato una dichiarazione nella quale s’impegnano a includere i Rom come membri “uguali e (membri) a tutti gli effetti” della società europea. I gruppi Rom e organismi internazionali come la Banca Mondiale si occuperanno di monitorare i progressi compiuti da ogni singolo paese, diffondendo regolari rapporti nel corso del decennio. Il progetto è sponsorizzato da Banca Mondiale, Commissione Europea, e dall’Open Society Institute (OSI) di New York, guidato da George Soros. “È una delle grandi questioni morali dell’Europa oggi. Se non faremo nulla, continueremo a vedere disaffezione e sofferenza; se avremo successo, il Decennio è un’opportunità per cambiare il flusso della storia, e imbrigliare la volontà politica per includere le comunità Rom nelle società europee come cittadini a tutti gli effetti”, ha detto il presidente uscente della Banca Mondiale James D. Wolfensohn alla presentazione del programma.
Cavolo, questi le cose le dicono e le fanno sul serio; altro che politici Italiani. Certo non si è ben capito come l'ex presidente della BM, americano, parla di "questioni morali dell'Europa di oggi". Come se ne suo paese non ne avessero di "questioni morali"......
E quel "imbrigliare la volontà politica", suona molto, molto sinistro.....
I giornali d'oltreoceano, inoltre, ci illuminano anche sulle prossime mosse di siffatto "benefattore"

estratto dal New York Times del 06/05/2005(www.sivola.net)
Gli zigani ottengono uno strumento legale nella lotta per i diritti.
Alcuni di quelli che lavorano in nome dei rom dicono che questi sforzi offrono un modello per aiutare altri gruppi che combattono la discriminazione.
Gorge Soros, il miliardario che è uno dei più grandi benefattori dei gruppi per i diritti dei rom, promette che "tale sforzo sarà fatto con le minoranze musulmane" d'Europa una volta che le conquiste dei rom siano state garantite.
Perbaccolina, c'è come l'impressione che qualcosa, più presto che tardi ci arriverà diritto in faccia, anzi no....diritto nel didietro.
Oggi mandano avanti i rom, domani le “minoranze musulmane europee”: sembra quasi che siano alla continua ricerca di un qualche povero gruppo derelitto.
E se non lo trovano, che fanno?
Semplice: barconi dalla Libia, dal Marocco, dall’Albania e da ogni altro paese che si presta al ed il gioco è fatto.
Povera gente usata chissà per quale scopo reale.
E i nostri politicanti, complici.

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