venerdì 26 gennaio 2007

25/01/2007: dopo Torquemada arriva Erode

Nel giorno in cui la libertà di pensiero e di parola, viene definitivamente messa al bando per mano di personaggi che di quella libertà evidentemente non ne hanno mai avuto bisogno, in sordina la lunga mano del mostro che tutto vuol vedere, controllare e omologare, si posa anche sulla testa dei nostri figli.

"Entro febbraio arriverà la decisione regolatoria per l'immissione in commercio e i criteri di rimborsabilità del farmaco contro l'iperattività dei bambini, il metilfenidato, meglio conosciuto come Ritalin.” E' quanto dichiarato dal direttore generale dell'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), Nello Martini, durante del convegno "Bambini e psicofarmaci" in corso all'Istituto Superiore di Sanita' (ISS)..

Già che si sia organizzato un convegno del genere è preoccupante; ancor più grave che ci siano andate delle persone e se poi queste persone hanno pure un minimo di potere decisionale, allora siamo proprio alla frutta.

Da tanta materia grigia a raccolta è uscito fuori che verrà anche attivato un registro per schedare i bimbi in terapia con psicofarmaci. A tutela dei bambini, dicono.

“Il Ministero per la Salute vuole creare una ‘rete di controllo’ sui bambini, che verranno inquadrati e schedati per questi presunti problemi comportamentali, e poi verranno sottoposti a terapie a base di psicofarmaci stimolanti. Poi compileremo la lista dei morti come negli Stati Uniti. Lo voglio dire chiaramente: il Ministero non sa quello che fa ed a cosa andrà incontro”. (prof. Giorgio Antonucci, psicoanalista, già collaboratore di Franco Basaglia).

Insomma la questione non è ben chiara e non convince tutti.

Vediamo il perchè.

Cos'è il Ritalin (Metilfenidato)
Tratto da A.R.P.C. – Associazione per la Ricerca e la Prevenzione del Cancro
www.aerrepici.org
E' una vera e propria droga con effetti praticamente uguali a quelli della cocaina e delle anfetamine, ma con danni alla salute mentale e fisica ancora più gravi.

In uno studio della DEA (ente governativo USA) si legge:

“All'uso prolungato di metilfenidato sono stati associati episodi psicotici, illusioni paranoiche, allucinazioni e comportamenti anomali, simili alla tipica tossicità delle anfetamine. Sono state riportate gravi conseguenze fisiche e la possibilità di morte”.

Anche senza abusi di somministrazione, gli effetti collaterali includono:

“cambiamenti di pressione sanguigna, angina pectoris, perdita di peso, psicosi tossica. Durante la fase di astinenza c'è la possibilità di suicidio”.

Non sto rivelando dei segreti gelosamente custoditi nelle casseforti delle multinazionali o delle associazioni psichiatriche. Oltre che nei documenti citati, trovate questi e altri dati nella “Guida all'uso dei farmaci per i bambini”, distribuita largamente dal Ministero della Salute, Direzione generale della valutazione dei medicinali e della farmacovigilanza.

Quale malattia dovrebbe curare.

La pratica psichiatrica si basa sul “Manuale diagnostico e statistico per malattie mentali” (DSM). Pubblicato per la prima volta nel 1952, conteneva 112 malattie mentali. Oggi, nell'ultima edizione, che risale al 1994, ne contiene 374 (!). Ma ciò che è più interessante sapere è il modo con cui vengono “scoperte” queste malattie. Ricerche? Test di laboratorio? Scoperte scientifiche? Nooo!... Votazioni a maggioranza (!). I “migliori” strizzacervelli del pianeta si riuniscono di tanto in tanto. Poi uno di loro si alza e dice: “Io propongo di mettere questa nuova malattia nel manuale. Che ne dite?” “Mhm... interessante, gustosa direi. Mettiamola ai voti”. Se la maggioranza è d'accordo, abbiamo una malattia nuova di zecca. Semplice, no?


Ad esempio, nel 1973 decisero (sempre a maggioranza, ben s'intende) di smettere di definire l'omosessualità una malattia mentale (dato che sotto le finestre del congresso c'era una manifestazione di attivisti gay inferociti). In compenso ne aggiunsero molte altre; così nell'edizione del DSM del 1980 apparvero 32 nuove malattie dell'infanzia e dell'adolescenza, tra cui la famigerata ADHD, che dovrebbe essere “curata” con il metilfenidato.

Cos'è l'ADHD.
ADHD sono le iniziali delle parole di un'espressione inglese che significa “Malattia da deficienza di attenzione e iperattività”. Vostro figlio di 6 anni è pieno di energia e non sta mai fermo? Ha l'ADHD. Preferisce giocare invece di fare i compiti di scuola? Ha l'ADHD. Si intromette nelle vostre conversazioni? Ha l'ADHD. Ma non crediate che la diagnosi sia così facile. Ci vuole qualcosa di serio: ci vuole un test. Se prima vi eravate preoccupati, ora vi sentite già più tranquilli, vero? Un test è una cosa seria, scientifica... Bene! Eccovi questa cosa scientifica; vi giuro che è vera, la trovate sul sito dell’associazione dei genitori malati di bimbi sani(o il contrario?) a quest’indirizzo: http://www.aifa.it/dsm_genitori.htm

SCALA INSEGNANTI

PER INDIVIDUAZIONE DI COMPORTAMENTI DI DISATTENZIONE E IPERATTIVITÁ NEL BAMBINO

Modificato da: DMS IV APA 1995 e Scale SDAG Cornoldi, Gardinale, Masi, Pettenò 1996

Assegnare ad ogni domanda il punteggio che meglio descrive questo bambino in rapporto a coetanei dello stesso sesso.

Valori ammessi: 0 = mai; 1 = qualche volta; 2 = spesso; 3 = molto spesso

Scala A (Disattenzione)

1. Incontra difficoltà a concentrare l'attenzione sui dettagli o compie errori di negligenza.

2. Ha difficoltà a mantenere l'attenzione sui compiti e sui giochi in cui è impegnato.

3. Quando gli si parla sembra non ascoltare.

4. Pur avendo capito le istruzioni e non avendo intenzioni oppositive, non segue le istruzioni ricevute o fatica a portarle a compimento.

5. Ha difficoltà a organizzarsi nei compiti e nelle sue attività.

6. Evita, non gli piace o è riluttante ad affrontare impegni che richiedono uno sforzo mentale continuato (come i compiti di scuola).

7. Perde le cose necessarie per il lavoro o le attività
(ad esempio diario, matite, libri o oggetti scolastici vari)

8. Si lascia distrarre facilmente da stimoli esterni

9. Tende a dimenticare di fare le cose


Scala B (Iperattività/Impulsività)

1. Da seduto giocherella con le mani o con i piedi o non sta fermo o si dimena.

2. Non riesce a restare seduto.

3. Manifesta un'irrequietudine interna, correndo e arrampicandosi dappertutto.

4. Ha difficoltà a giocare o a intrattenersi tranquillamente in attività ricreative.

5. E' sempre "sotto pressione" o spesso si comporta come se fosse azionato da un motore.

6. Non riesce a stare in silenzio: parla continuamente.

7. "Spara" le risposte prima che sia terminata la domanda.

8. Ha difficoltà ad aspettare il suo turno.

9. Interrompe o si intromette nelle conversazioni o nei giochi degli altri.

Se in una delle due “scale”, il punteggio totale è maggiore di 14 il test “scientifico”, consiglia un approfondimento diagnostico.

Bè, io l’ho fatto il test, anche se ormai non sono più un adolescente, ed ho scoperto di essere malato di ADHD!!!!

Dopo aver letto il test, immagino che vi starete chiedendo in che mondo viviamo e in che mani siamo. Praticamente tutti i bambini (tranne quelli che stanno veramente male) potrebbero essere considerati malati di ADHD (punteggio uguale o superiore a 14). Forse penserete che è un test assolutamente idiota. No; è molto “furbo”, anche se criminale. Con uno strumento così nelle mani della psichiatria e con una legge adatta si possono fare molti, molti, molti milioni di euro drogando praticamente tutti i bambini.

Con l'”aiuto” di psichiatri e assistenti sociali, i bambini etichettati come malati mentali, verranno “curati” con il metilfenidato. Niente paura! Il costo del “medicinale” è a totale carico dello stato (in altri termini, senza poter scegliere, lo pagheremo sempre noi, forzatamente, con le tasse). Se i genitori non vorranno questo tipo di trattamento per il loro bambino, si potrà sempre somministrare la sostanza a scuola, a loro insaputa, oppure si potranno privare della patria potestà, visto che sono così incoscienti da non voler curare il loro figlio malato. Si farebbe rientrare tutto nel famigerato “Trattamento sanitario obbligatorio” (TSO).

Mentre in Italia si sta cercando di fare questo colpo di mano, approfittando del fatto che i parlamentari non conoscono queste cose e che, generalmente, si fidano del parere dei medici, in Canada, Australia, Giappone e Nuova Zelanda recentemente è stato proibito non solo il metilfenidato, ma tutti i psicofarmaci ai minori di 18 anni. Negli USA, dopo gravi casi di bambini morti per crisi cardiache o suicidi indotti da psicofarmaci, una legge ora stabilisce che su tutte le confezioni di queste sostanze appaia ben grande e chiara una scritta con un avvertimento dei pericoli che si corrono con la loro assunzione. Inoltre, prima di somministrare tali sostanze, il medico dovrà ottenere il consenso informato dal paziente.

Sono fra i 6 e i 7 milioni (Dichiarazione del dottore F. Baughman nell'articolo "Making Sense of Ritalin", di John Pekkanen, Rider's Digest gennaio 2000, pagina 158) solo negli Stati Uniti i bambini trattati con uno psicofarmaco stimolante, il ritalin, e le diagnosi di tale "male" con conseguenti prescrizione di droghe di sintesi sono in aumento in tutto il mondo occidentale (si parla di un raddoppio del numero di diagnosi ogni 3 / 4 anni negli USA e ogni anno in Inghilterra). Tale disturbo è stato anche diagnosticato a partire dal primo anno di vita(evidentemente il bimbo non riusciva ad “organizzarsi nelle sue attività), e senza alcuno scrupolo i medici prescrivono tuttora a bambini ancora lattanti una droga, il ritalin appunto, che negli anni sessanta era utilizzata da alcune comunità di hippies per 'sballare': "A volte li vedevi completamente immersi in un delirio totale da Ritalin. Non un gesto, non un'occhiata: potevano sedere assorti in qualsiasi cosa - un tombino, le rughe del palmo delle proprie mani - per un tempo indefinito, saltando un pasto dopo l'altro, fino all'insonnia più incoercibile … puro nirvana da metilfenidato." (Tom Wolfe dal suo articolo "Il cervello senz'anima" del 1996).

Il metilfenidato come effetto a breve termine aumenta le prestazioni di qualsiasi persona, tanto da essere bandito dal Comitato Olimpico Internazionale. A lungo termine invece presenta tutta una serie di effetti nocivi e di complicazioni. In un suo lavoro lo psichiatria Peter Breggin riferisce fra gli altri i seguenti effetti collaterali di Ritalin, Dexedrina, Adderall e altri stimolanti.

Funzioni Cardiovascolari:
Palpitazioni - Tachicardia - Ipertensione - Aritmia cardiaca - Dolori al petto - Arresto cardiaco (!)

Funzione cerebrali e mentali:
Mania, psicosi, allucinazioni - Agitazione, ansia, nervosismo - Insonnia - Irritabilità, ostilità, aggressione - Depressione, ipersensibilità emozionale, pianto facile, introversione - Riflessi ridotti - Confusione - Perdita di spontaneità emozionale - Convulsioni - Comparsa di tic nervosi

Funzioni gastrointestinali:
Anoressia - Nausea, vomito, cattivo gusto in bocca - Mal di stomaco, crampi - Bocca arida - Costipazione, diarrea

Funzioni endocrine e metaboliche:
Disfunzione della ghiandola pituitaria, alterazione della produzione dell'ormone della crescita e della prolattina - Perdita di peso - Arresto o ritardo della crescita - Disturbi delle funzioni sessuali

Altre funzioni:
Visione sfumata - Mal di testa - Insonnia - Depressione - Iperattività e irritabilità - Peggioramento dei sintomi caratteristici dell' ADHD - Ridotta capacità di comunicare e socializzare - Aumento del gioco solitario e diminuzione del periodo complessivo di gioco - Tendenza ad essere socialmente inibito, passivo e sottomesso - Piattezza emozionale.

D'altronde l'uso del Ritalin per "curare" questi pretesi "sintomi" si era già dimostrato fallimentare, il che fa pensare subito ad un incremento delle diagnosi di ADD/ADHD finalizzata alla vendita di un enorme quantitativo di farmaci inutili e dannosi. In una ricerca del 1971 infatti, si sono analizzati 83 bambini a 2-5 anni di distanza dalla diagnosi di ADD o ADHD, e il 92% di essi era stato trattato con Ritalin. Ecco i risultati:

60% dei bambini erano ancora iperattivi e studiavano poco (la ragione per la quale veniva loro somministrato il Ritalin), ma in più erano diventati ribelli
59% avevano avuto guai con la polizia;
23% erano stati portati ad una caserma di polizia una o più volte;
58% erano stati bocciati almeno una volta;
57% avevano difficoltà di lettura;
44% avevano difficoltà con l'aritmetica;
78% trovavano difficile restare seduti a studiare
59% erano considerati dalla scuola ragazzi con problemi disciplinari;
52% erano distruttivi;
34% avevano minacciato di uccidere i loro genitori;
15% avevano parlato di suicidio o l'avevano tentato.

E veniamo ora alle scoperte fatte sulle relazioni illecite fra psichiatri, governi e case farmaceutiche. Negli Stati Uniti infatti sono attualmente in corso varie in cause legali che coinvolgono l'Associazione Americana degli Psichiatri (APA) e l'Associazione degli utenti CHADD, per collusione con la casa farmaceutica Novartis (ex Ciba-Geigy) che produce il Ritalin.
L'accusa per gli psichiatri è di avere preso soldi dalla multinazionale del farmaco per formulare criteri diagnostici sempre più elastici e inclusivi per favorire la vendita del Ritalin. La "Children and Adults with Attention Deficit/Hyperactivity Disorder" (CHADD) ufficialmente appare come un'associazione di utenti, ma in realtà è un'emanazione dell'ortodossia psichiatrica organicista; supportata da "specialisti" fanatici del Ritalin sostiene che il disturbo dell'attenzione ha una causa biologica (Causa supposta e mai trovata ovviamente, come sempre del resto in psichiatria).
In realtà una causa biologica di certi comportamenti in alcuni casi è nota da tempo, ma la psichiatria non la prende in considerazione perché troppo scomoda. Esistono disfunzioni neurologiche causate dai vaccini al mercurio, dall'assunzione per altra via di metalli pesanti, da contaminanti chimici e additivi vari presenti nei cibi, da una dieta squilibrata che porta alla carenza di alcune vitamine, disfunzione neurologiche connesse alle meningiti causate dai vaccini. Se esiste un'alterazione reale del funzionamento neurologico ciò può dipendere quindi dai veleni che i nostri bambini sono costretti ad ingerire, e alcuni anomalie comportamentali si potrebbero risolvere con una corretta prevenzione. Ma si sa, alle case farmaceutiche la prevenzione ruba solo clienti, e parlare dei danni dei vaccini, dopo che ci hanno inculcato l'idea della loro potenza benefica, è peggio che bestemmiare in una chiesa impossibile, come asserisce il pediatra Mendelson.
Piuttosto che tutelare gli utenti, i rappresentanti dell'associazione CHADD tengono conferenze nelle scuole per pubblicizzare il Ritalin e distribuiscono un opuscolo sul disturbo dell'attenzione stampato a cura della Novartis. Sono questi finti tutori degli utenti della psichiatria che hanno condotto una campagna per derubricare il Ritalin dalla tabella II alla tabella III degli USA, onde eliminare certe limitazioni alla vendita del farmaco ed allargarne il mercato. Quello che fa paura è che tale campagna fu sottoscritta dall'Accademia Americana di Neurologia, dall'Accademia Americana di Pediatria, dall'Associazione Psicologica Americana, dall'Accademia Americana della Psichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza.
Tutti insieme appassionatamente, dagli psicologi agli psichiatri passando per i neurologi, perché una droga venga considerata un po' meno pericolosa e venduta con maggiore libertà.
Per fortuna prima che la DEA si pronunciasse su tale richiesta un documentario televisivo svelò che la CHADD aveva preso 900.000 dollari dalla Ciba-Geigy, ora Novartis.

In Italia invece ci stanno riuscendo, oggi, gennaio 2005.
Potreste trovare quel test incredibilmente scientifico di cui sopra tra le mani degli insegnanti dei vostri figli. No, non dovrete percuoterli(c’è la Mancino-Scelba-Mastella); sta aiutando i vostri bambini a diventare delle amebe in modo tale che voi potrete vedervi tutte le puntate del “grande fratello” o di “amici” in santa pace e senza più rotture di palle. I bambini dopo cena staranno in camera a fissare il soffitto.
Al buio.