lunedì 4 settembre 2006

Lasciate ogni pensione voi che ci dovreste andare...

In questi giorni si parla di pensioni.
Dicono che non è il caso di preoccuparsi, e infatti i trentenni non lo sono affatto, consapevoli che a loro una pensione non verrà mai data. Se qualcuno pensa il contrario, è ora che scenda dall’albero…….
Ma vediamo di cosa si “parla”:
Il Ministro Padoa Schioppa, ci ha informato che assieme alla finanziaria, “forse sarà necessario anche un decreto legge”.
Come ben si sa i decreti legge vengono utilizzati per motivi d’urgenza. E allora, se si ha in piedi una finanziaria che verrà approvata entro dicembre, cos’è che non può esservi incluso e che richiede un intervento rapido dell’esecutivo, presumibilmente prima del 30 settembre?
Le pensioni ovviamente!
Vi chiederete allora come mai tutta stà fretta…….
Bene, vediamolo:
L’Inps, la settimana scorsa ha fatto sapere che nel 2006 le liquidazioni delle pensioni d’anzianità saranno 66.708 rispetto a quelle del 2005. Contemporaneamente aumentano anche le penzioni di vecchiaia di 7.085 unità.
In forte crescita anche la spesa pensionistica che quest'anno aumenterà di 3,8 miliardi, passando dai 151,8 del 2005 a 155,6 miliardi previsti per quest'anno. Nei primi 6 mesi del 2006 i pagamenti effettuati dall'Inps per le rate di pensione ammontano a 66,16 miliardi. Con un incremento del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2005 e dello 0,5% rispetto al budget di previsione 2006. Si tratta di una maggiore spesa di 1,6 miliardi rispetto al 2005 e di 298 milioni rispetto alle previsioni
Sul versante delle entrate contributive nei primi 6 mesi dell'anno si registrano riscossioni contributive per 49,87 miliardi con un aumento di 1,39 miliardi pari ad un incremento del 2,9% rispetto al 2005 e un calo di 125,9 milioni rispetto al budget di previsione.

Dati che evidentemente hanno preoccupato qualcuno.
Ora, per chi non lo sapesse, per andare in pensione, esistono 4 finestre l’anno; cioè quattro periodi in cui lo scaglione degli aventi diritto và effettivamente in pensione.
La prossima finestra è prevista per il 1 ottobre e interesserà:
- Dipendenti con 35 anni di contributi e 57 anni di età al 30/6/2006, oppure con 39 anni di contributi alla stessa data a prescindere dall'età.
- Dipendenti pubblici con 35 anni di contributi e 57 anni di età al 30/6/2006, oppure con 39 anni di contributi alla stessa data a prescindere dall'età.
- Operai e precoci con 35 anni di contributi e 57 anni di età entro il 30/6/2006, oppure con 39 anni di contributi alla stessa data.
- Autonomi con 35 anni di contributi al 31/3/2006 e 58 anni di età, oppure 40 anni di contributi entro il 31/3/2006 a prescindere dall'età.

Ad ottobre partirà il pagamento proprio quelle pensioni del 2006 che hanno scatenato l’allarme dell’Inps. Pensioni che dovrebbero essere erogate a chi ha raggiunto i requisiti richiesti. Quei requisiti che prevedono un’età minima di 57 anni. Quei requisiti che saranno in vigore fino al 31 dicembre 2007.

Pertanto, le dichiarazioni del Ministro Damiano che parlano di “età pensionabile a 58 anni” riferita a dopo il 2008 sembrano stonate.
Tali provvedimenti potrebbero essere inseriti nella finanziaria, come è stato fatto negli anni scorsi.
Il timore al contrario, è che tutta questa fretta del decreto entro la fine di settembre, vada a bloccare proprio quelle finestre d’uscita, a partire da quella del 1 ottobre, in modo tale da arginare la spesa pubblica almeno per un paio d’anni e consentire all’Italia di rientrare in quei parametri europei che da più parti ci vengono ricordati.

Con buona pace dei pensionati italiani.

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